Il patron Rosso ed il bomber italoargentino, Vecchi in panchina ed una tradizione nobilissima. Torna allo Iacovone una classica, che mancava al 1987. E in riva allo Jonio, i biancorossi non hanno mai vinto. Capuano senza paura: “Qui soffrirebbe anche il City”
C’è un bollino, bello, grosso, chiaro e visibile a certificare l’autenticità del match dello Iacovone.
Non è solo il primo turno della fase nazionale dei Play off, ma anche una sfida tra nobili del panorama calcistico e nello specifico della terza serie nazionale. Il doppio confronto tra Taranto e Vicenza infatti, vale lo step successivo degli spareggi promozione, ma consente alle papille gustative del pubblico tarantino di riassaporare un gusto antico, autentico, che assomiglia a quella della cadetteria, che non si sentiva dalla preistorica stagione 1986 – 1987, quando a spostare l’ago della bilancia, per il definitivo uno a zero, fu il terzino imolese, Alfonso Bertozzi, “proprietario” dell’autorete che consegnò la vittoria al Taranto di Veneranda, De Vitis, Maiellaro e Dalla Costa. Zero le affermazioni dei berici in riva allo Jonio in tutta la propria storia, mentre per annotare un risultato positivo, bisogna scorrere gli almanacchi sino al 21 settembre 1980, quando le due squadre impattarono sul punteggio di zero a zero.
Da quel momento, destini diametralmente opposti per le due compagini che viaggiano su direttrici opposte, col Taranto sprofondato a più riprese nell’inferno del dilettantismo ed i veneti, capaci di alzare una Coppa Italia durante il periodo d’oro targato Guidolin, mettendo in bacheca addirittura una partecipazione alla fu Coppa delle Coppe.
Altro calcio, altro Taranto, ma stesso pubblico, con la torcida rossoblu che sta in questi minuti polverizzando i ticket messi a disposizione (circa 8000 i tagliandi venduti sino a questo momento, in appena due ore e mezza di prevendita, ndr), prendendo d’assalto i rivenditori autorizzati, ma anche intasando letteralmente i canali di rivendita on line. Pressoché certo il secondo Sold Out di fila, con lo Iacovone che proverà attraverso l’urlo dei diecimila, a spingere Calvano e compagni verso un traguardo che avrebbe dell’incredibile.
L’ostacolo emerso dall’urna non è certamente tra i più agevoli con la Lane del Patron Renzo Rosso, capace di raggranellare in stagione ben 71 punti, concludendo la stagione al terzo posto, alle spalle di Mantova e Padova. Un tre, quattro, due, uno decisamente camaleontico, quello su cui poggia la filosofia calcistica di Stefano Vecchi, tecnico dei veneti, che annovera tra le proprie fila il bomber italoargentino Franco Ferrari, autore di tredici reti in stagione, proprio come Kanoute, attraverso il quale dovranno passare le chance di passaggio del turno del Taranto di Capuano, che ai microfoni di Antenna Sud, ha sottolineato come quella contro i biancorossi sia una sfida capace di prepararsi da sola: “Abbiamo beccato la più forte, avevo la sensazione proprio di incontrare il Vicenza. Sono fiducioso dei miei ragazzi, venire allo Iacovone martedì sarebbe difficile anche per il Manchester City. La prepareremo in poche ore e al meglio”.
Dirigerà la gara Matteo Centi della sezione di Terni, coadiuvato dai due assistenti Vittorio Consonni di Treviglio e Manuel Marchese di Pavia. Soltanto cento i tagliandi messi a disposizione della tifoseria ospite, che saranno stipati in Tribuna, a causa dell’indisponibilità del settore ospiti, reso inagibile dall’incendio scoppiato durante il derby contro il Foggia. Fischio d’inizio alle ore 20.30.