di Vittorio Galigani
Il closing per il passaggio di mano è previsto non prima di due settimane. Chi ha diffuso la notizia del denaro depositato in Lega Pro ha preso un “granchio”. Le retribuzioni ai tesserati, relative ai mesi di luglio ed agosto, non sono state ancora corrisposte. Come non sono stati pagati i relativi contributi. E’ evidente che ad oggi non vi è traccia di rimesse in denaro o bonifici bancari. Questo lascia intendere che su alcuni argomenti regna ancora della “confusione”
Benevento sugli scudi. Tenta la fuga. Questo il responso della decima di campionato. Gaetano Auteri un “maestro” in quella che è ormai divenuta la sua città adottiva. Fa piacere la marcia della “strega”. Un club, quello giallorosso, che ha interpretato al meglio le finalità della terza serie.
Per il presidente Oreste Vigorito parlano i numeri. Primato in classifica e leader nella particolare graduatoria nell’utilizzo dei “giovani”. Il Benevento, nelle prime sette giornate ha “guadagnato” più di tutti per quanto attiene al minutaggio. Circa 140 mila rappresentano un buon sostegno a livello finanziario. Ancor più danno dimostrazione dell’ottimo lavoro svolto, dalla Società, a livello di settore giovanile e comunque di investimento sugli “under”. Con l’accortezza di aver affidato la gestione del gruppo squadra a un tecnico che non “disdice” l’utilizzo del giovani.
Quattro punti di vantaggio sulle prime inseguitrici. Tra queste il Catania che ha sofferto a Foggia e soltanto negli ultimi minuti ha agguantato il “meritato” pareggio. Catania che non ha offerto una grandissima prestazione. Allo stato attuale, al di la dell’organico di prima fascia, non offre “certezze” sulle previsioni estive che la vedevano unanimemente come ammazza campionato. La squadra è senza dubbio di grande spessore. Ma anche le “leggerezze” difensive lo sono. Toscano ha certamente il suo bel da fare in quel senso.
Un plauso va al pubblico presente allo Zaccheria che, nell’occasione, rappresentava tutta la città di Foggia. Un gesto struggente ineguagliabile lo stringersi tutti nel ricordo dei giovani tifosi prematuramente scomparsi la scorsa settimana.
Una “manita” inaspettata quella che il Trapani rifila a Cerignola. (Nel contesto Bifulco protagonista con un gol di splendida fattura). Vuoi per i precedenti passi falsi accusati dai siciliani. Con espressione di gioco non proprio entusiasmante. Non ultimo il pareggio interno con il Messina ed il gioco. Vuoi per il bel percorso compiuto dai gialloblu di Raffaele nella parte iniziale del torneo. Valerio Antonini, però, non ha mai smarrito l’ambizione che la sua compagini possa ottenere risultati di prestigio. Il gruppo dei granata vanta, senza tema di smentita, individualità di primordine. Aronica necessità di maggiore continuità nel gioco e nei risultati.
Il “pitone” ha rigenerato l’Avellino? Sembra proprio di si. Intendiamoci, l’avversario odierno, per i ragazzi di Biancolino, non era certamente trascendentale. Una gara dal risultato negativo quasi scontato per i ragazzi della Juventus Next Generation. Che l’ultima posizione nella classifica attuale la dice lunga su quell’organico. Resta però il fatto che dall’avvento del “pitone” sono arrivati punti e gol in quantità industriale. La classifica si è accorciata. I secondi in classifica ora sono a soli due punti.
L’Avellino, nel frattempo, ha “rosicchiato” ed ora la vetta della classifica dista sei punti. Tanti se rapportati al “valore” del Benevento. Ci sono però da giocare 28 giornate. Tante. Nulla può pertanto considerarsi precluso. In un duello che, nel tempo, può restringersi a tre pretendenti alla promozione diretta. Avellino, Catania ed il favorito d’obbligo Benevento.
Latina in caduta libera. Respira Altamura. Leonetti di nuovo a segno. Una doppietta salutare per la classifica dei pugliesi. Che però accusano scricchiolii in seno alla società. Troppo importante la figura di Nico Squicciarini nell’organigramma dirigenziale per rimanere fuori dai giochi.
Monopoli tiene il passo dei play off. Messina cerca di tirarsi fuori dalla zona play out. Entrambe danno vita ad un confronto piacevole. La vittoria sul Taranto porta il Crotone fuori dalla zona più fredda e pericolosa della classifica. Gli uomini di Longo sviluppano un gioco frammentario. Involuto. Tanto possesso di palla poco incisivo.
Del Taranto attuale poco da dire dal punto di vista tecnico e dei risultati. Le vicende societarie prevalgono sull’attività sportiva. Attualmente i rossoblu godono di una classifica virtuale. Arriveranno, a breve, penalizzazioni tali da togliere qualsiasi ambizione di permanenza in categoria.
Il closing per il passaggio di mano è previsto non prima di due settimane. Chi ha diffuso la notizia del denaro depositato in Lega Pro ha preso un “granchio”. Le retribuzioni ai tesserati, relative ai mesi di luglio ed agosto, non sono state ancora corrisposte. Come non sono stati pagati i relativi contributi. E’ evidente che ad oggi non vi è traccia di rimesse in denaro o bonifici bancari. Questo lascia intendere che su alcuni argomenti regna ancora della “confusione”.
La conferenza stampa di presentazione del soggetto acquirente, tenutasi nella giornata di lunedì 21 ottobre, a Palazzo di Città, non ha detto nulla di più di quanto già si sapeva. Non sono stati chiariti gli aspetti fondamentali dell’operazione. Il riserbo imposto dalle risposte non ha concesso apertura alle attività future del club. Rimane pertanto una sola riflessione alla quale rimanere “aggrappati”: fiducia illimitata al Sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci, che “materialmente” si è offerto da garante all’operazione.