Zerbo intende procedere sino al Consiglio di Stato
Anche la Corte Federale d’Appello dà torto al Taranto, che così vede nuovamente naufragare la richiesta di riammissione al campionato di Serie C. Il pomo della discordia è sempre lo stesso: vedersi riconosciuto il versamento delle ritenute Irpef e Inps della prima parte della stagione con il metodo delle compensazioni e tramite F24. Nulla è perduto, almeno secondo Rinaldo Zerbo, patron del Taranto in pectore, che ora affiderà ai suoi legali la missione di proseguire la causa presso il Collegio di Garanzia del Coni, alle cui porte busserà non appena il CFA rendera note le motivazioni. Semmai anche l’ultimo grado di giudizio sportivo si esprimesse in modo contrario, allora via libera al ricorso alla giurisdizione ordinaria e quindi prima il passaggio al Tar del Lazio e poi al Consiglio di Stato, organi che potrebbero determinare persino il fermo del campionato. Extrema ratio di un contenzioso di lungo respiro, perché potrebbero trascorrere diversi mesi. Il campionato, nel frattempo, sarà terminato.
Zerbo nutre fiducia in una chiusura positiva della vicenda, anche perché: «Il debito contestato – afferma – è verso lo Stato e non verso la Covisoc, che è solo un ente privato. E se per lo Stato il nostro pagamento è corretto non capisco perché la Covisoc, il Tribunale Federale Nazionale e la Corte Federale d’Appello la pensino diversamente. Dovrebbero semplicemente prendere atto dell’avvenuto pagamento». Un’avversione che secondo Zerbo avrebbe un senso politico: «credo che – sostiene – vogliano imporre una politica a due velocità, secondo precise indicazioni politiche sportive ed economiche. Sarà pure una mia impressione, ma questa è un’anomalia italiana. Lo posso ben dire, dato che vivo all’estero e simili situazioni non esistono».
Sull’acquisto del Taranto Zerbo ha in mente una tabella di marcia: «Andremo avanti – prosegue – sino al Consiglio di Stato e quando tutto questo iter si sarà concluso tornerò a discutere il passaggio delle quote societarie. Ci vorranno molto più dei venti giorni, dei quali ha recentemente parlato Giove. Intanto io continuo a lavorare per il bene della piazza e del Taranto. Nei giorni scorsi sono stato in città e ho anche avuto modo di parlare con il Comune di Faggiano per la questione del campo sportivo: il Taranto potrà nuovamente usufruirne». Tra circa un anno e mezzo l’amministrazione comunale di Faggiano, eseguiti i lavori di ristrutturazione di cui necessità l’impianto, lo restituirà al Taranto.