Confagricoltura chiede lo stato di calamità dopo le gelate di marzo che hanno devastato colture e produzioni. A rischio agrumi, frutteti e vigneti
Un’ondata di gelo fuori stagione ha messo in ginocchio l’agricoltura tarantina. Le gelate che hanno colpito il territorio tra il 18 e il 20 marzo hanno provocato danni ingenti alle coltivazioni, compromettendo gravemente numerose produzioni d’eccellenza. Confagricoltura Taranto è già scesa in campo chiedendo alla Regione Puglia e all’Assessorato regionale all’agricoltura il riconoscimento dello stato di calamità e l’attivazione delle procedure previste dal Decreto Legislativo 102/2004.
“Il crollo improvviso delle temperature ha danneggiato vaste aree coltivate, con pesanti ripercussioni su agrumi, fruttiferi, oliveti, ortaggi, uva da tavola e da vino – denuncia il presidente di Confagricoltura Taranto Luca Lazzàro – È un colpo durissimo per un comparto già provato da difficoltà climatiche e tensioni di mercato”.
L’organizzazione ha richiesto un sopralluogo immediato per quantificare tempestivamente i danni e attivare le misure di sostegno previste dalla normativa. Il settore agricolo, strategico per l’economia tarantina, rischia ora una crisi ancora più profonda che potrebbe avere pesanti ripercussioni sull’occupazione e sull’intera filiera agroalimentare del territorio.
Senza interventi rapidi e adeguati, il timore è che le produzioni d’eccellenza della zona possano essere gravemente compromesse, mettendo a repentaglio la sopravvivenza stessa di numerose aziende agricole locali.