Associazioni di categoria minacciano proteste se non verranno completati urgentemente i lavori alla galleria San Giuliano. Chiesto un vertice d’emergenza con il commissario nazionale Dell’Acqua
“La situazione non è più tollerabile”, tuonano le organizzazioni agricole della provincia di Taranto, lanciando l’allarme sulla gravissima crisi idrica. Cia Due Mari, Coldiretti e Copagri hanno formalizzato la richiesta di un incontro urgente con le autorità, attraverso una lettera che denuncia lo stallo dei lavori alla galleria San Giuliano.

“Come abbiamo potuto constatare con i nostri occhi – scrivono i rappresentanti delle associazioni – sul cantiere della galleria crollata nella giornata di venerdì non era in corso alcuna attività lavorativa e il cantiere appariva totalmente fermo”. I presidenti delle associazioni Pietro De Padova, Alfonso Cavallo ed Erminio Campa si dicono pronti a intensificare le proteste se non arriveranno risposte concrete.
La situazione appare ancora più drammatica rispetto al 2023, quando l’emergenza fu parzialmente gestita grazie all’acqua della diga di Monte Cotugno. “Quest’anno invece, a causa della scarsità delle piogge invernali, il livello di acqua nella diga presenta una criticità elevata – spiegano le organizzazioni – e il 2025 sarà peggio del 2024”.
Nonostante gli interventi d’emergenza della Regione Puglia, con prelievi straordinari dai fiumi Tara e Bradano, gli agricoltori avvertono che senza l’arrivo dell’acqua dalla diga di San Giuliano entro la prossima settimana, “si perderanno i raccolti e le piante, con la conseguente perdita degli investimenti fatti negli anni con tanti sacrifici”.
Le associazioni concludono con un monito preoccupante: oltre ai danni economici, cresce il rischio di tensioni sociali che potrebbero “compromettere lo stesso ordine pubblico”, rendendo la gestione della crisi non più procrastinabile.