Utilizzava metodi intimidatori in classe, umiliando i ragazzini con frasi come “Non capisci niente”. Ieri l’udienza in tribunale
Una docente 61enne di una scuola media della provincia di Taranto sarebbe finita sotto processo per presunti maltrattamenti nei confronti dei suoi studenti, di età compresa tra i 9 e i 13 anni. Come riporta il Corriere, secondo quanto emerso durante l’udienza di ieri, l’insegnante avrebbe creato un clima di terrore in classe attraverso intimidazioni e offese verbali.
Particolarmente grave la situazione di una studentessa, i cui genitori hanno presentato denuncia costituendosi parte civile. La ragazzina sarebbe stata ripetutamente umiliata con frasi come “Non colleghi la lingua al cervello” e “Sei una pappagalla”, fino a sviluppare un grave stato di disagio psicologico.
Le accuse includerebbero anche metodi didattici discutibili, come interrogazioni lampo di soli tre secondi e la pratica di dividere la classe in fazioni contrapposte scrivendo le “posizioni” alla lavagna. Un genitore avrebbe assistito agli scatti d’ira dell’insegnante durante una lezione in Dad, confermando il clima di tensione.
La difesa, rappresentata dall’avvocato Gaetano Vitale, avrebbe sollevato questioni procedurali che potrebbero influenzare l’esito del processo. Nonostante diversi studenti fossero coinvolti, solo una famiglia avrebbe sporto denuncia formale, forse per timore di ritorsioni. Il caso è ora al vaglio del collegio presieduto dal giudice Laura Orlando.