“L’assistenza infermieristica è un atto sanitario complesso e responsabile: non è surrogabile da figure di supporto che svolgono un ruolo diverso e complementare”
Gli Ordini delle Professioni Infermieristiche delle province di Barletta-Andria-Trani, Brindisi e Taranto dichiarano con fermezza la propria opposizione alla Delibera della Giunta Regionale della Puglia n. 1328 del 22 settembre 2025, che autorizza – fino al 31 dicembre 2025- la possibilità, nelle RSA per persone non autosufficienti, di sostituire fino al 50% del personale infermieristico con operatori socio-sanitari (OSS).
“La salute dei cittadini fragili non può essere oggetto di sperimentazioni organizzative che riducono gli standard di sicurezza. – Dichiarano i Presidenti OPI di BAT. Brindisi e Taranto – L’assistenza infermieristica è un atto sanitario complesso e responsabile: non è surrogabile da figure di supporto che svolgono un ruolo diverso e complementare”. I Consigli Direttivi territoriali ritengono che la Delibera n. 1328 ponga questioni giuridiche e di tutela della salute pubblica, in quanto individua una deroga pratica alla composizione minima del personale sanitario nelle strutture residenziali, incidendo su funzioni e responsabilità che la normativa nazionale riserva alla figura dell’infermiere (profilo professionale definito dal D.M. 14 settembre 1994, n. 739). Inoltre, può confliggere con la disciplina di settore (tra cui la Legge 10 agosto 2000, n. 251, che definisce le professioni sanitarie e la loro autonomia) e con i principi generali di tutela della sicurezza delle cure e della continuità assistenziale.
“Per tali ragioni, – si legge nella nota – gli Ordini evidenziano come la misura ponga un rischio concreto di compressione di competenze professionali tutelate dalla normativa statale e dal codice deontologico, con possibili profili di illegittimità amministrativa e pregiudizio per la tutela della salute dei pazienti.”
Gli OPI BAT, Brindisi e Taranto, quindi si costituiscono a tutela della professione e della sicurezza delle cure, avviando le necessarie iniziative anche in sede giurisdizionale- per impugnare la Delibera n. 1328/2025. “Qualora non venga ritirata – sottolineano – richiediamo formalmente il ritiro immediato della delibera e l’apertura di un tavolo di confronto istituzionale con la Regione Puglia, le associazioni datoriali e le organizzazioni sindacali, con la partecipazione obbligatoria degli Ordini territoriali e della Federazione Nazionale degli OPI.” Chiedono, inoltre, misure alternative e sostenibili per affrontare la carenza di infermieri: piani di reclutamento concertati, incentivi alla stabilizzazione dei professionisti, percorsi formativi e programmi di mobilità regionale e nazionale, evitandosi scorciatoie che compromettano la qualità dell’assistenza.”
Gli Ordini sottolineano che il profilo e le competenze dell’infermiere sono fissati da normativa statale (D.M. 14/09/1994, n. 739 e successive disposizioni di riordino delle professioni sanitarie) e che la loro compressione non può essere decisa unilateralmente senza adeguata copertura normativa e senza verifiche di impatto sulla qualità delle cure e sui livelli essenziali di assistenza.
Gli OPI BAT, Brindisi e Taranto lanciano un appello alla Presidenza e agli Assessori regionali competenti affinché venga revocata immediatamente la Delibera n. 1328/2025, e chiedono di avviare un confronto tecnico-politico che tuteli la sicurezza dei pazienti e la professionalità degli operatori sanitari. Gli Ordini invitano inoltre i cittadini, le famiglie e le associazioni a vigilare e a sostenere ogni azione a tutela dei diritti alla salute delle persone più fragili.


