“Il siderurgico produce meno di 3 mln di tonnellate di acciaio, un terzo della sua capacità”
“Taranto e’ quasi spenta, non sta producendo quasi nulla, gli impianti di produzione a freddo sono tutti completamente fermi: tubifici, treni nastri, treno lamiere. La situazione di Taranto e’ ai minimi termini, produce meno di 3 milioni di tonnellate di acciaio che e’ un terzo della sua capacita’ ed e’ del 50% di quello stabilito nel 2012 per poter mantenere un minimo di marcia compatibile”. Lo ha detto sull’ex Ilva, Acciaierie d’Italia, Rocco Palombella, segretario generale Uilm, a margine del coordinamento sindacale del gruppo in corso a Roma sotto la sede del ministero delle Imprese, presenti circa 200 delegati provenienti da tutti gli stabilimenti d’Italia.
“Ci sono 3mila lavoratori in cassa integrazione, c’e’ l’indotto che e’ in una situazione comatoso, con le imprese non pagate i lavoratori sono anch’essi in cassa integrazione, non ci sono manutenzioni, ne’ approvvigionamenti. La situazione e’ estremamente grave”, dice Palombella. “Le iniziative che decideremo oggi, perche’ noi non ci siamo mai fermati, non saranno conclusive sin quando il Governo non prende atto dell’irreversibilita’ della situazione. Non sono possibili piu’ soluzioni tampone, serve una soluzione vera, forte, che dia il segnale che lo Stato c’e'”. “Ventimila lavoratori non possono essere lasciati cosi'” ha detto il leader della Uilm. ArcelorMittal, gruppo estero, “ci umilia, umilia i lavoratori, le famiglie, la nostra economia, stanno umiliando tutti, e sembra che tutto vada bene”. (AGI)