“Governo complice di una situazione vergognosa che espone migliaia di persone come scudo umano”
“Data la totale inaffidabilità del soggetto privato, infatti, per credere alla fermata manutentiva come da loro dichiarazioni, deve convocare le OO.SS e dare evidenza istantanea di RDA con le date, gli ordini sulla ricambistica, le date di accettazione magazzino, accettazione impianti etc…L’azienda non lo farà mai semplicemente perché non ha programmato nessuna attività e l’unica motivazione di fermo impianto sta in un nuovo pretesto in vista dell’assemblea dei soci. Questa governance va immediatamente allontanata e il governo è complice e connivente di una situazione vergognosa che espone migliaia di persone usate come scudo umano per ricevere altri finanziamenti pubblici fino alla chiusura totale del sito.” Così in una nota il segretario Generale Uilm Taranto Davide Sperti.
Nel frattempo i sindacati Fim, Fiom e Uilm hanno indetto oggi 48 ore di sciopero a partire da domani dei lavoratori di esercizio dell’area altiforni del siderurgico ex Ilva diffidando Acciaierie d’Italia dalla fermata dell’altoforno 2. Operazione, questa, le cui prime manovre sono scattate ieri. L’altoforno 2 restera’ fermo, ha comunicato l’azienda, sino all’11 dicembre e lo stop temporaneo rientra in un piano di interventi di manutenzione che riguarda varie aree del siderurgico.