“Si è trattato di un momento di serenità e di attenzione per arrivare alla soluzione, in un clima di concretezza politica raro in questi tempi in Italia dove una Regione e un Governo, seppur di colore politico diverso, sono proiettati verso il raggiungimento di un traguardo comune nella risoluzione di una vertenza di un indotto e di una città che hanno tanto patito negli ultimi 10 anni”
Una delegazione di Aigi, rappresentata dal Presidente pro-tempore, Ing. Nicola Convertino e dai delegati Vadimiro Pulpo, Eugenio Martucci e dal dott. Roberto Acquaviva, ha partecipato al tavolo di Lavoro del comitato Sepac per la vertenza dell’indotto di Acciaierie d’Italia, presso la Sala di presidenza della Regione Puglia alla presenza dei massimi dirigenti della Regione Puglia: dell’Assessore alle crisi aziendali Avv. Serena Triggiani, alla direttora del Dipartimento Sviluppo Economico, Dott.ssa Berlingerio ed al Direttore Generale di Puglia e Sviluppo Dott. Antonio Devito e dei vertici nazionali dell’ ABI presieduta dal Presidente Nazionale e dal componente della task force per l’occupazione dott. Stefano Basile. Per Abi erano presenti i vertici regionali e nazionali in rappresentanza dell’80% delle Banche residenti in Puglia.
“Aigi, dopo aver rappresentato in maniera puntuale gli ultimi aggiornamenti e gli ultimi atti messi in campo tempestivamente dai commissari di AdI in as per il riconoscimento fino all’70% dei crediti, con un ulteriore 10 % per mitigare i costi di istruttoria e degli interessi delle società di factoring, ha chiesto alla Regione di trovare una forma di ristoro sulla perdita non riconosciuta del 30%. – Si legge nella nota – Seppur il Presidente dell’Abi ha riscontrato la ristrettezza del percorso normativo all’interno del quale Abi si può muovere in questa vertenza, la riunione si è svolta in maniera molto distesa e proattiva, riflettendo in maniera evidente la chiara volontà politica espressa dal Presidente Emiliano, nella persona dei suoi più alti dirigenti e rappresentanti, avendo già individuato alcune soluzioni percorribili, all’interno dei limiti normativi vigenti.”
È chiaro che questo è stato un primo incontro al quale ne seguiranno altri. Le parti si sono lasciate con l’impegno immediato di raccogliere in maniera puntuale i dati dello stato dell’arte e della natura dei crediti di tutto l’indotto, per definire il perimetro entro il quale progettare lo strumento normativo e risolutivo della crisi, congiuntamente ai commissari di AdI in as.
Per Aigi “si è trattato di un momento di serenità e di attenzione per arrivare alla soluzione, in un clima di concretezza politica raro in questi tempi in Italia dove una Regione e un Governo, seppur di colore politico diverso, sono proiettati verso il raggiungimento di un traguardo comune nella risoluzione di una vertenza di un indotto e di una città che hanno tanto patito negli ultimi 10 anni”.