Intervista esclusiva al presidente dell’AdSP del Mar Ionio Sergio Prete, che ci ha rivelato il progetto di un nuovo Terminal Crociere pronto entro il 2025
La stagione crocieristica 2023 a Taranto si è chiusa con 138.548 passeggeri movimentati. Ad annunciarlo, nel corso di un’intervista rilasciata in esclusiva a CosmoPolis è il presidente dell’Autorità di Sistema portuale del Mar Ionio, Sergio Prete.
Presidente, l’obiettivo di questa stagione era superare i 110.000 passeggeri movimentati nel 2022; direi, quindi, alla luce del dato che ci ha appena comunicato, che il target è stato centrato pienamente. Ed è stato anche un banco di prova importante per tutto il sistema portuale, che per la prima volta ha affrontato un flusso di passeggeri di questa portata
Assolutamente sì. E ancora più importante, a mio avviso, è stato riuscire a gestire il cambio di funzione del porto, che è passato dal transito dei passeggeri all’imbarco e sbarco di passeggeri con MSC nel 2022, per giungere quest’anno all’home port (porto di imbarco e sbarco principale, ndr) con Costa Crociere. Una novità per l’AdSP e per il cluster locale: gestire una media di quasi quattromila passeggeri in imbarco e sbarco a settimana e quasi duemila in transito è stato molto impegnativo dal punto di vista dell’organizzazione dei flussi in ambito portuale e della sicurezza.
Possiamo, quindi, considerare la stagione positiva non solo per l’incremento del numero, ma anche per l’evoluzione delle funzioni del porto di Taranto: ilche ci fa ben sperare per il futuro.
Voglio sottolineare che non è importante avere ogni anno un indice di crescita considerevole: i volumi, infatti, si devono assestare.
Il prossimo anno le compagnie da crociera aumenteranno ancora, passando da sette a nove. Costa Crociere sarà presente con la Costa Fascinosa, anche se dovrebbe fare un paio di scali in meno rispetto a quelli di quest’anno: ci attendiamo, quindi, risultati simili a quelli di questa stagione.

Quali sono gli obiettivi per i quali lavorerete, quindi, per la stagione crocieristica 2024?
Stiamo lavorando per perfezionare i servizi: vogliamo, ad esempio, garantire una maggiore fluidità dei controlli di accesso all’ambito portuale e, proprio in questi giorni, stiamo discutendo con Taranto Cruise Port della realizzazione di un nuovo Terminal Crociere, che potrebbe essere pronto nel 2025.
Sarà una struttura snella, esteticamente qualificata ed adeguata a gestire questi flussi crocieristici e che consentirà, in prospettiva, la gestione di due ormeggi in contemporanea: uno sulla banchina di ponente del Molo San Cataldo dove attualmente ormeggiano le navi, e uno su quella di levante, che dall’anno prossimo dovrebbe essere disponibile per questo scopo.
Siamo al lavoro anche con Costa Crociere e la Regione Puglia per realizzare il fly&cruise all’aeroporto di Grottaglie: si tratta dell’atterraggio di voli charter che facilitano il raggiungimento del porto e possono così implementare il flusso dei crocieristi verso la nostra città.
Sul settore crocieristico Taranto sta puntando anche per costruire un’alternativa all’ombra ingombrante del siderurgico ma, affinché il progetto sia pienamente coerente, l’arrivo di queste navi deve impattare il meno possibile sull’ambiente. A questo proposito ci aveva parlato della realizzazione di tre impianti di cold ironing, che consentiranno alle navi di ricaricarsi di energia elettrica in porto, spegnendo i motori e riducendo così le emissioni nocive: a che punto siamo?
Essendo progetti finanziati con il PNRR, saranno pronti entro il 2026. Abbiamo espletato la gara e nei prossimi giorni sarà aggiudicata la gara per la progettazione esecutiva e la realizzazione degli impianti, quindi procediamo in linea con la tempistica stabilita.
Mi preme sottolineare, però, che stiamo ragionando su come alimentare questi impianti con un sistema di produzione di energia da fonti rinnovabili, per rendere l’intero processo completamente sostenibile.
Altre iniziative che stanno procedendo sono la realizzazione del waterfront, di cui nei prossimi giorni sarà aggiudicata la progettazione e la direzioni lavori, per poi procedere immediatamente dopo con la gara per la realizzazione.
A proposito della prossima stagione crocieristica, tuttavia, non posso nascondere alcune preoccupazioni.
Ovvero?
Costa Crociere ormeggerà la domenica. Con il coordinamento dell’amministrazione comunale, tutti gli enti e le associazioni del territorio che si occupano di turismo e di commercio dovrebbero organizzare un’accoglienza che renda piacevole la permanenza dei turisti nel capoluogo ionico, evitando spiacevoli inconvenienti accaduti anche in altre realtà portuali.

In questi casi, infatti, il rischio è di cancellare lo scalo e le escursioni sul territorio.
A proposito di inconvenienti, nelle nostre interviste agli esercenti commerciali del Borgo umbertino, effettuate all’inizio della stagione crocieristica, alcuni negozianti e ristoratori si sono lamentati della mancanza di collegamento tra il porto e il centro della città.
Questo dipende spesso dalla compagnia di navigazione: alcune infatti, vogliono che i crocieristi siano accompagnati solo fino al varco doganale, altre si allungano fino al Castello Aragonese, che si trova a metà strada tra Città vecchia e Borgo.
La logica è molto semplice: le compagnie da crociera devono vendere le escursioni offerte a bordo.
Sicuramente, però, possono essere realizzate delle azioni mirate ad agevolare il trasporto spontaneo dei turisti, specialmente in estate, attraverso servizi alternativi di mobilità urbana anche privata, che possano consentire a più persone di raggiungere facilmente il Borgo.
L’ultima classifica sulla Qualità della vita 2023, stilata da Italia Oggi e Italia Communications relega Taranto al 105esimo e 106esimo posto per numero di strutture ricettive, quindi alberghi e agriturismi, ma anche ristoranti e caffè: come coniugare questa evidente carenza con la necessità di accogliere sempre più turisti e di contare in maniera stabile su questo settore?
Il traffico crocieristico, normalmente, ha meno bisogno degli alberghi perché il crocierista ha un numero limitato di ore da trascorrere fuori dalla nave, anche se essere un home port significa che parte delle persone da imbarcare e sbarcare potrebbero arrivare prima e avere quindi necessità di un alloggio. Il discorso poi cambia con la questione ristoranti e caffè, che fanno parte di quei servizi necessari a rendere il soggiorno, anche breve, piacevole.
Io ritengo che sia necessario continuare a lavorare e migliorarsi, da parte pubblica ma anche privata, come si evince da quello che mi ha appena detto, per venire incontro alle esigenze dei vari turismi presenti a Taranto e offrire servizi di livello adeguato, in tempi brevi.
In un periodo in cui la nostra città è purtroppo ancora troppo spesso nota, a livello nazionale, per questioni poco positive, aver raggiunto questi numeri è ancora più gratificante e indica che si sta lavorando molto bene.
Dobbiamo sicuramente assestarci: la crescita sorprendente dei flussi turistici verso la nostra città, registrata negli ultimi anni, è stata più veloce dell’adeguamento del territorio alle esigenze che ne conseguono.
Noi, ad esempio, stiamo lavorando sui feedback della stagione appena trascorsa per migliorare i servizi e le attività portuali e questo fatto ad ampio raggio, non solo da parte del porto.
L’obiettivo comune, infatti, è quello di mettere il capoluogo ionico nelle condizioni di offrire ai turisti, provenienti dalle navi e non, quei servizi pubblici e privati che possano consolidare il settore turistico locale e consentano di dire che Taranto è anche una città turistica.