di Angelo Nasuto
C’è molta attesa da parte di una fetta di cittadinanza che si interessa delle dinamiche urbane della cittadina per un completo rilancio di uno dei Comuni più importanti della provincia di Taranto
A Massafra si prospetta una partita a cinque per la corsa alla poltrona di primo cittadino. Tra la settimana scorsa e queste ultime ore si è quasi chiarito in maniera definitiva il panorama dei candidati sindaci con le relative coalizioni che si sfideranno per la salita a Palazzo di Città e la tanto agognata proclamazione della nuova amministrazione comunale.
La Tebaide sta vivendo un periodo di forte crisi in molti ambiti e forse da cinquant’anni non conosceva un momento così triste di debacle politica, sociale e culturale. Per questo motivo c’è molta attesa da parte di una fetta di cittadinanza che si interessa delle dinamiche urbane della cittadina per un completo rilancio di uno dei Comuni più importanti della provincia di Taranto.
Tra i concorrenti che aspirano a diventare il nuovo sindaco di Massafra c’è sicuramente l’ex pentastellata Gaia Silvestri; consigliere comunale nella passata legislatura interrotta bruscamente con la caduta del sindaco Quarto, è stata tra i firmatari delle dimissioni della maggioranza della massima assise cittadina. Da qualche mese ha avviato un centro di confronto per costruire un progetto politico inclusivo e adeguato ai tempi: e probabilmente per questo motivo ha scelto di lasciare il Movimento 5 Stelle che non vedeva più come la sua dimora politica utile dove preparare tale progetto. Una mossa tattica sagace che lascia intendere la crisi senza fine dei cosiddetti grillini. Resta da capire bene quali e quante liste andranno a sostenere la Silvestri e tra queste ci dovrebbe essere il Partito Democratico.
Altro candidato sindaco portatore di un progetto esclusivamente civico è Giuseppe Losavio, già sicuro di essere appoggiato per ora da quattro liste civiche. Non sono da escludere altri raggruppamenti della stessa estrazione non partitica, che potrebbero andare ad aggiungersi a “Noi con Massafra”, “Democrazia in Movimento”, “Progetto Comune” e “Costituente di Centro”. La coalizione ha sempre dialogato in forma democratica e liberale con alcuni partiti, ma è evidente che quando un progetto politico è civico per le sigle partitiche, abituate a guidare gli schieramenti, non è facile entrarci.
Poi c’è da sciogliere la riserva sul candidato sindaco dei partiti di centrodestra, i quali stanno discutendo sulla scelta di questo nome da tempo immemore, quasi a voler imitare o addirittura superare ( ed in questo ci sono riusciti benissimo) il famigerato conclave per eleggere il nuovo papa. La cosiddetta fumata bianca, per mantenere un gergo ecclesiale, dovrebbe essere prevista in queste ore. Infatti venerdì scorso ci fu l’ultimo incontro, di cui abbiamo dato contezza, in cui le segreterie regionali e provinciale riunite hanno dato un ultimatum alle sezioni massafresi, indicando una netta preferenza per il cosiddetto candidato sindaco esterno ai partiti. Vedremo se la caratura di questa candidatura tanto sofferta potrà ridare il governo della città al centrodestra, dopo tanti anni di dominio incontrastato.
Infine il cosiddetti quartiani sostenitori dell’ultimo sindaco, anche loro impegnati a scegliere il loro primo cittadino, la cui cernita si è ristretta a tre nomi: Michele Bommino, Maurizio Baccaro, Angelo Giannotta. In questa rosa di nomi, sottoposta ad un sondaggio commissionato ad una ditta esterna e dovrebbe partire in questa ora, manca quello dell’ex assessore Maria Rosaria Guglielmi, al centro di una chiara vicenda che vorrebbe lei stessa candidato sindaco a tutti i costi, non più portata avanti dall’entourage di Quarto, ma solo da alcune frange. Ed in questa vicenda ci sono anche pezzi di centrodestra che potrebbero rompere l’accordo di presentarsi uniti. A meno di colpi di scena improvvisi questo è lo scenario e i prossimi giorni ci daranno una conferma.