“Il Governo dimostra l’impegno per lo sviluppo del tessuto economico e produttivo delle regioni del Mezzogiorno”
Il Consiglio dei ministri ha approvato nella giornata di ieri una disposizione che aumenta le risorse per il credito d’imposta per gli investimenti nella Zes unica del Mezzogiorno, passando da 1,6 miliardi a oltre 3,2 miliardi di euro.
Si tratta di uno stanziamento di cinque volte superiore a quello previsto dal 2016 al 2020 (617 milioni di euro annui) e tre volte rispetto agli anni 2021 e 2022 (1.053,9 milioni di euro) e al 2023 (1.467 milioni di euro, di cui solo 1,3 miliardi utilizzati).
Oltre ai 3,2 miliardi immediatamente disponibili, il provvedimento consente di utilizzare risorse dei programmi nazionali e regionali, finanziati dalla politica di coesione europea 2021-2027, per un totale di circa 4,2 miliardi di euro. Queste risorse possono sostenere investimenti agevolati con il credito d’imposta, nel rispetto delle condizionalità previste.
Per accedere al credito d’imposta, gli operatori economici devono inviare all’Agenzia delle entrate, entro il 2 dicembre 2024, una dichiarazione attestante la realizzazione degli investimenti entro il 15 novembre 2024. Il credito d’imposta sarà calcolato sulla base degli investimenti effettivamente realizzati, superando il precedente metodo basato su intenzioni di investimento.
Conclude il Ministro Fitto: “Con l’odierno intervento normativo, il Governo dimostra, ancora una volta, il proprio costante impegno per lo sviluppo e la competitività del tessuto economico e produttivo delle regioni del Mezzogiorno attraverso iniziative di sostegno che, nel mettere in campo risorse economiche di gran lunga superiori a quelle previste dai precedenti Esecutivi, forniscono risposte certe e chiare al sistema delle imprese”.