A Taranto mancano 97 operatori, con 59 medici e 38 autisti-soccorritori in meno. L’appello all’assessore Piemontese: “Servono soluzioni immediate”
La denuncia arriva dal vicepresidente della Commissione Sanità regionale Renato Perrini (FdI): il sistema dell’emergenza-urgenza tarantino è in forte sofferenza a causa della carenza di personale. All’appello mancano 59 medici e 38 autisti-soccorritori, un vuoto che rischia di compromettere l’efficienza del servizio.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia ha sollecitato l’assessore alla sanità Raffaele Piemontese a trovare soluzioni immediate per tamponare l’emergenza e pianificare interventi strutturali. “La situazione è particolarmente grave e nel prossimo futuro rischia di aggravarsi ulteriormente”, ha dichiarato Perrini durante l’ultima Commissione Sanità.
Nonostante le difficoltà operative, il personale continua a garantire il servizio con grande dedizione. “Il lavoro di tutti gli operatori, in condizioni davvero difficili, è ancora più encomiabile”, sottolinea Perrini, che chiede anche il riconoscimento delle indennità di rischio per tutti gli autisti del 118.
Il paradosso, evidenzia il vicepresidente della Commissione, è che in Italia ci sono circa 20mila medici senza specializzazione (i cosiddetti “camici grigi”) potenzialmente interessati al servizio 118, ma la Regione Puglia non riesce a metterli a sistema. “Assistiamo ad un immobilismo che dà il segno dell’inconcludente programmazione da parte della Regione”, conclude Perrini.