“Necessario per consentire il completamento del piano assunzionale e permettere ai lavoratori di mantenere l’indennità legata alle giornate di mancato avviamento al lavoro”
“In merito al Decreto Proroga Termini Normativi e Fiscali ho nuovamente depositato, nella speranza che il Governo accolga le richieste del territorio, emendamenti volti a garantire la proroga delle tutele al lavoro e al reddito a favore degli operatori portuali di Taranto e di Gioia Tauro, tuttora in esubero e nella disponibilità dell’Agenzia per la somministrazione del lavoro in porto, nonché per la riqualificazione professionale”. Lo dichiara in una nota il Senatore del Movimento 5 Stelle, Mario Turco.
L’ulteriore proroga è necessaria per consentire il completamento del piano assunzionale e permettere ai lavoratori di conservare l’indennità legata alle giornate di mancato avviamento al lavoro, nell’attesa della definitiva riqualificazione e ricollocazione. L’attuale fabbisogno occupazionale, infatti, supera di gran lunga il numero dei lavoratori iscritti negli elenchi, che potranno essere assorbiti grazie allo sviluppo degli investimenti legati alla ZES e previsti all’interno del sedime portuale. – Sottolinea l’esponente del Movimento.
Inoltre, si chiede di introdurre un’ulteriore proroga della cigs per le imprese di interesse strategico nazionale con un numero di lavoratori dipendenti non inferiore a mille, che hanno in corso piani di riorganizzazione aziendale non ancora completati per la complessità degli stessi. Ciò consentirebbe ai lavoratori di Ilva in Amministrazione Straordinaria di poter fruire ancora del sostegno economico al reddito.”
Conclude l’onorevole Turco. “Infine, per definire l’avvio della governance della Fondazione Tecnopolo del Mediterraneo per lo Sviluppo Sostenibile’, istituita dal Governo Conte II con la legge di bilancio del 2019, su cui sono state presentate diverse interrogazioni parlamentari, alle quali né il Governo Draghi né il Governo Meloni hanno risposto, si chiede di voler prorogare la spesa prevista agli anni 2023, 2024 e 2025 ai fini della dotazione infrastrutturale, a valere sul Fsc 2021-2027”.