Domani manifestazione di protesta a Taranto: il sindacato chiede la sospensione dell’iter e garanzie per l’anno educativo 2025/2026
La privatizzazione degli asili nido comunali di Taranto procede nonostante le proteste. Con la determina del 1° aprile 2025, firmata dal dirigente della Pubblica istruzione, è stato costituito il gruppo di lavoro che dovrà occuparsi della redazione dei bandi di gara per l’esternalizzazione delle strutture.
Una decisione che Usb Taranto definisce “grave”, in quanto “segna ufficialmente l’avvio dell’iter amministrativo per la concessione ai privati”, nonostante la contrarietà della cittadinanza e una mozione a difesa del servizio pubblico approvata all’unanimità nella precedente consiliatura. Il sindacato denuncia “un vero e proprio disinvestimento sul futuro della comunità” che avrà “pesanti conseguenze sulle condizioni di lavoro”, sottolineando come la logica di mercato abbia già creato “sacche di lavoro povero e precario in tanti altri servizi comunali appaltati”.
Non bastano a tranquillizzare i manifestanti le rassicurazioni della commissaria straordinaria sulla possibilità che la prossima amministrazione possa “fermare le macchine e invertire la rotta”. Usb chiede la sospensione immediata della determina, la predisposizione dei bandi di iscrizione per l’anno 2025/2026 e la proroga dell’appalto dei servizi ausiliari in scadenza a giugno.
La protesta culminerà domani, 16 aprile, in una manifestazione che partirà alle 17.30 da Piazza Maria Immacolata, organizzata dalla rete di comitati, associazioni e sindacati. Gli obiettivi rimangono chiari: “Asili nido pubblici, dignità, diritti e salario per le lavoratrici e i lavoratori, internalizzazione degli appalti”.