In programma per il 30 luglio un incontro con l’assessore Ciraci sui problemi della mitilicoltura tarantina
I produttori di cozze di Taranto, associati a varie cooperative e sindacati come Legacoop Agroalimentare Taranto, Agci Agrital Taranto, Confcooperative Taranto Federcoopesca, sono estremamente angosciati. L’ultimo episodio di morìa delle cozze, causato dall’intenso caldo recente, ha aggravato ulteriormente la loro situazione.
“Sulle facce dei mitilicoltori legali si legge la delusione, la rabbia, lo sconforto. La morìa delle cozze è come un flagello divino, distrugge lavoro e sacrifici di mesi”, si legge nella nota.
Ma la cosiddetta “morìa” non è influenzata solo dalle alte temperature, bensì anche dall’eccessiva densità delle cozze, causata dalle regole di ricollocamento del 2012 che obbligano al trasferimento dei prodotti. Alcune cooperative rischiano perciò di perdere fino al 70-80% della loro produzione.
Inoltre, vi è una frustrazione crescente poiché i produttori illegali, operando senza rispettare le norme fiscali e di concessione, sono riusciti a vendere tutto il loro prodotto a prezzi più bassi. A complicare la situazione si sono aggiunti gli ultimi “ordini di introito” del Comune di Taranto per l’anno 2023, che richiedono 4.000 euro per ogni concessione: un grosso problema finanziario per chi possiede più concessioni.
“Last but non least” da anni i mitilicoltori chiedono a gran voce agli Enti preposti di realizzare in Mar Grande la prevista e necessaria area di stoccaggio. Ma le risposte sono ancora in attesa.
Per cercare di affrontare queste problematiche, sono stati organizzati incontri con il Sindaco Melucci e gli assessori Ciraci e Pentassuglia, e si prevede un incontro specifico sui problemi della mitilicoltura il prossimo 30 luglio con l’assessore al mare, Cosimo Ciraci.