martedì 15 Ottobre 24

Ex Ilva, i genitori del piccolo Jacopo fanno causa allo Stato

La famiglia del bambino di 5 anni, che ha contratto la leucemia e vive nel quartiere Tamburi, a ridosso dello stabilimento siderurgico, ha chiesto un risarcimento di un milione e mezzo di euro: oggi la prima udienza

Oggi la prima udienza, presso il Tribunale Civile di Lecce, della causa promossa dai genitori di Jacopo, un bambino di 5 anni nato e vissuto nel quartiere Tamburi di Taranto che, secondo quanto affermato dagli avvocati che rappresentano legalmente la sua famiglia, avrebbe contratto la leucemia a causa dell’esposizione alle emissioni nocive dell’ex Ilva.
I legali della famiglia hanno chiesto, pertanto, 1.500.000 euro a titolo di risarcimento del danno: “La somma richiesta – ha precisato l’avvocato Cosimo Portacci, componente del Collegio di difesa della famiglia di Jacopo – risarcirà il danno causato al bambino e ai suoi genitori, la cui serenità è stata stravolta da quanto accaduto”.
“Il caso di Jacopo è emblematico della grave situazione per la salute dei bambini di Taranto – ha dichiarato l’avvocato Antongiulio Lana, coordinatore del Collegio di difesa – specialmente coloro che vivono nelle zone prossime allo stabilimento industriale, quali i quartieri Tamburi e Paolo VI”.
“Lo Stato – ha aggiunto l’avvocato Mario Melillo – è sicuramente responsabile di quanto accaduto a Jacopo, avendo omesso ogni intervento per rimuovere il rischio di contrarre tumori e altre gravi malattie da parte della popolazione tarantina che vive nelle zone a ridosso dell’ex Ilva”.

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