“Il processo che ci dovrà emancipare da sistemi industriali obsoleti e molto lontani dal concetto di sostenibilità che intendiamo non subirà alcuno stop. Taranto ed il suo Porto non possono aspettare oltre”
Il Gruppo Ferretti ha confermato la sua decisione. Il programma di bonifica e reindustrializzazione del sito ex yard Belleli nell’area portuale di Taranto che avrebbe comportato un investimento da oltre 200 milioni di euro non lo vedrà protagonista. Ma questo non significa che nella città dei due mari la riconversione economica sia destinata a subire un rallentamento. Anzi. Se lo stesso Gruppo annuncia di aver avviato interlocuzioni con una nuova figura imprenditoriale pronta a subentrare nel progetto, il sindaco del capoluogo ionico, Rinaldo Melucci, è più che mai determinato a non lasciar sfuggire l’opportunità di far utilizzare i futuri finanziamenti pubblici e di rivitalizzare un’area ritenuta ideale per sostenere la diversificazione del tessuto economico cittadino.
“Recuperare le radici più profonde della nostra città a partire dal mare e dallo sviluppo della cantieristica navale di qualità – ha dichiarato Melucci – deve essere la nostra mission ed è per questo che chiedo a tutti gli attori istituzionali, dal Governo all’Authority Portuale, dalla Regione alle organizzazioni sindacali ed imprenditoriali, di avviare tempestivamente quei processi necessari a favorire la realizzazione di nuovi progetti da parte di altre realtà imprenditoriali che hanno manifestato già il proprio interesse a puntare su Taranto”.
“Partendo da questa possibilità si deve lavorare senza sosta affinché nuovi stakeholder, nazionali o stranieri, vengano messi nelle condizioni di poter investire nella nostra area portuale, nell’ex yard Belleli. – Ha aggiunto il primo cittadino – Anche perché non ci sono condizioni ostative a che ciò avvenga. Tengo a precisare che abbiamo sperato che il Gruppo Ferretti operasse un ripensamento, che tornasse sui suoi passi, che decidesse di dare seguito al suo progetto che prevedeva la realizzazione di un’area cantieristica dove poter dare forma ad imbarcazioni di lusso. Ma prendiamo atto di questa nuova eventualità che prevede il possibile subentro nel progetto di un altro imprenditore privato.”
A tal proposito il sindaco ha aggiunto che “Comune e Provincia intendono preservare ad ogni costo il lavoro degli uffici tecnici, che hanno egregiamente svolto tutta la parte istruttoria, in un contesto di grande complessità, specie per le implicazioni ambientali, e che riguarda ingenti investimenti pubblici e una importante ricaduta occupazionale ed economica per il porto ionico.
Per evitare uno scenario di contenzioso, gli Enti locali si aspettano che il Gruppo Ferretti agevoli senza indugio il subentro nell’accordo di programma e nelle misure finanziarie relative ad altri soggetti privati, ritenuti affidabili dal comitato esecutivo della convenzione in parola, come possibile da art. 13 comma 2 dell’accordo. – Si legge nella nota – Chiediamo anche al Governo di convocare quanto prima il tavolo del CIS Taranto per l’approvazione delle eventuali rimodulazioni del progetto. Il processo che ci dovrà emancipare da sistemi industriali obsoleti e molto lontani dal concetto di sostenibilità che intendiamo non subirà alcuno stop. Taranto ed il suo Porto non possono aspettare oltre.”