mercoledì 9 Ottobre 24

Istituzione Areu Puglia, Volpe (Opi): “Non snaturare il sistema 118”

Il Presidente dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche di Taranto critica la proposta di avviare l’Agenzia Regionale Emergenza-Urgenza, ritenendola inefficace e costosa

“Nei giorni scorsi con provvedimento regionale inserito nel piano di riordino ospedaliero, era stata tirata nuovamente fuori dal “cilindro” la riforma, datata 2018, che istituiva in Puglia l’Agenzia regionale emergenza-urgenza (Areu) che andava ad assorbire le funzioni del 118. Il provvedimento in meno di 24 ore è stato ritirato nella totale incredulità degli addetti ai lavori”, dichiara il Presidente dell’Ordine delle Professioni infermieristiche di Taranto, dott. Pierpaolo Volpe.

L’istituzione dell’Areu avrebbe significato un cambiamento significativo per il sistema 118 e le sue strutture territoriali, creando le basi legali per nominare un Direttore generale e una direzione strategica. Secondo Volpe, è fondamentale riflettere attentamente sull’idea di creare un’agenzia regionale per l’emergenza, “sia in termini di contenimento dei costi ma anche funzionalmente, considerando che i processi di regionalizzazione e di accentramento delle attività molto spesso si sono rilevati non solo un fallimento, ma anche poco efficaci ed efficienti per le patologie che richiedono interventi tempestivi”.

In Puglia, ci sono già molte aziende sanitarie con Direttori generali e strutture che garantiscono l’autonomia delle singole unità. Per questo motivo, il Presidente dell’Opi ritiene inopportuna una modifica al modello organizzativo attuale, soprattutto considerando le limitate risorse economiche destinate alla sanità e alle assunzioni.

“Per quanto riguarda la provincia di Taranto, l’attuale sistema 118 non solo risponde a pieno alle esigenze di salute della popolazione, ma ha anche altissime performance nella gestione delle patologie tempo dipendenti, per questo vi è serio rischio di snaturare un sistema collaudato e perfettamente funzionante; è opportuno aprire una ferma e netta discussione di merito, non solo di politica sanitaria pugliese, ma anche di corretta gestione delle risorse” aggiunge Volpe.

È inoltre inaccettabile vedere reparti ospedalieri in difficoltà e un sistema 118 che dipende dal lavoro straordinario a causa della mancanza di personale, mentre si creano strutture che, senza una vera riforma, generano solo confusione e preoccupazione tra gli operatori del settore.

Anche la nomina di un Direttore generale per l’Areu solleva interrogativi, soprattutto per il rischio di destabilizzare il sistema 118. In risposta, Volpe propone di non creare strutture inutili, ma di sviluppare “un sistema 118 di natura Dipartimentale su base provinciale con l’istituzione di un’area della formazione, un’area del governo clinico, un’area della gestione delle maxiemergenze e un’area specifica per la gestione delle patologie tempo-dipendenti”. Queste strutture dovrebbero includere un team multidisciplinare di professionisti della salute per attività di studio e ricerca.

“Fortunatamente il refuso regionale di inserimento dell’Agenzia regionale emergenza urgenza, in un provvedimento che parlava di ‘ospedali’, ha riaperto un dibattito ormai fermo da alcuni anni sulla riforma del sistema 118 che rischia solo di occupare caselle, senza alcun impatto sui bisogni di salute della popolazione” conclude il Presidente dell’Opi di Taranto.      

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