martedì 6 Maggio 25

Le reputazioni

di Angelo Nasuto

Massafra: un messaggio social, falso e diffamatorio, fa il giro del paese da questa mattina. Riguarda  Don Michele Quaranta, parroco della chiesa San Leopoldo

Una Massafra ormai totalmente deturpata socialmente e nel suo intimo di collettività civile. Stamattina la cittadinanza ha saputo di un misfatto pensato e mirato a colpire una delle personalità più in vista della città, riconosciuto in lungo e in largo come stimato ed impegnato docente di scuola superiore, oltre che sacerdote a capo di una parrocchia tra le più popolose della città.

Si tratta di Don Michele Quaranta, parroco della chiesa di San Leopoldo e professore di storia e filosofia presso il liceo De Ruggieri, il quale proprio questa mattina ha appreso di un messaggio WhatsApp che circola in modo virale dal contenuto totalmente falso, diffamatorio e gravemente lesivo della sua persona. Lo stesso prelato ha tempestivamente informato del fatto l’autorità ecclesiastica e doverosamente sporto denuncia-querela agli organi competenti ed inquirenti, affinché possano tempestivamente rinvenirne la fonte e perseguire i colpevoli.

Profondamente rattristato per l’accaduto, per senso di giustizia e verità, nonché per la responsabilità in ordine ai delicati ruoli ed alle funzioni che egli stesso ricopre, Don Michele Quaranta auspica che ben presto siano individuati gli autori di questo grave crimine, che testimonia in maniera assolutamente evidente come l’uso virtuale dei mezzi di comunicazione sia diventato utile a fini del tutto inappropriati e ormai fuori controllo, sempre più frequentemente impiegato come strumento deleterio, causa di dolore e sofferenza e, come talvolta la cronaca attesta, anche di morte.

Tutto ciò dispiace in maniera ancor più evidente se si ribadisce che tali strumenti siano stati inventati e messi  a disposizione dell’uomo, per promuovere positivamente le relazioni umane; ed invece bisogna constatare che non siano assolutamente utili a questo scopo ma a tutt’altro.

Nel corso della giornata da quando si è diffusa la notizia i social sono stati già letteralmente invasi da messaggi di solidarietà da parte del cosiddetti “Internauti” nei confronti del prete, il quale ha avuto prontamente il coraggio di denunciare il misfatto perpetrato ai suoi danni, per offrire un valido esempio a tutti quanti.

Un esempio di come si possa fronteggiare la cattiveria altrui, senza temere nulla, quando si ha la serenità di azione dalla propria parte, perché è la forza della propria coscienza che agisce senza paura. Quindi l’esempio vale anche per tutte quelle persone che si sentono oberate, minacciate e oppresse da un gruppo di persone e da avversari di qualsiasi ambito che sia sportivo, associativo e peggio ancora politico.

Ecco in tal senso, anche in virtù delle ultime terribili notizie di lutti improvvisi che hanno colpito la comunità scolastica e giovanile massafrese, è doveroso in questo periodo elettorale per tutti candidati, alla carica di sindaco e consigliere, abbassare i toni e sbarazzare il campo da sterili polemiche ed inutili pettegolezzi. In tal modo si dovrà trovare tempo e luogo solo per parlare davvero di programmi e cose urgenti di fare per questa città. E per non farla precipitare ancor di più nell’ignoranza più becera e inqualificabile. Che la politica, per questa almeno, volta torni davvero ad essere l’etica della polis.

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