La Corte d’appello ha accolto il ricorso del pm Buccoliero, disponendo che si accertino le eventuali responsabilità di sei dirigenti dell’ex Ilva nel decesso del bambino, morto per astrocitoma a soli 5 anni
Avrà inizio il 2 ottobre il processo nei confronti di sei dirigenti dell’ex Ilva coinvolti nell’inchiesta sulla morte del piccolo Lorenzo Zaratta.
A riportare la notizia è la Gazzetta del Mezzogiorno, che specifica che la Corte d’appello di Taranto ha accolto il ricorso del pm Mariano Buccoliero e dei genitori di Lorenzo, assistiti dall’ avvocato Leonardo La Porta, dopo il proscioglimento del tribunale.
Buccoliero spiega in una impugnazione di 30 pagine la necessità di far luce sul decesso del bimbo, morto a luglio 2014 per un astrocitoma, a soli 5 anni.
Nel suo cervello i consulenti della famiglia hanno rinvenuto ferro, acciaio, zinco, silicio e alluminio e, nelle stesse aree, si sono sviluppate le masse tumorali.
Per l’accusa, quindi, il punto non è valutare se l’esposizione ambientale abbia generato il tumore bensì se questo sia stato scatenato dalle sostanze ritrovate nel cervello del piccolo Lorenzo.
Una tesi accolta dalla Corte d’appello, che ha disposto l’avvio del processo per accertare le eventuali responsabilità degli imputati nella tragica morte del bimbo.