venerdì 28 Marzo 25

Taranto, imprese artigiane a rischio per mancanza di manodopera qualificata

I mestieri artigianali potrebbero scomparire portando con sé un patrimonio insostituibile. Confartigianato lancia un grido d’allarme: “Serve una strategia concertata tra scuole, imprese e istituzioni”

“Senza interventi immediati, rischiamo l’estinzione di numerosi mestieri artigianali e la perdita di un patrimonio di competenze insostituibile”. È questo il grido d’allarme lanciato da Fabio Paolillo, Segretario generale di Confartigianato Taranto, di fronte a una situazione sempre più critica per le imprese del territorio.

I numeri parlano chiaro: secondo i dati del Centro Studi di Confartigianato, nel 2024 il tasso di difficoltà nel reperimento di manodopera qualificata ha raggiunto il 59,2%, con un aumento di 4 punti percentuali rispetto all’anno precedente. Un’indagine locale su circa cento aziende rivela che il 48% delle imprese interpellate lamenta questo problema, particolarmente acuto nei settori impiantistico, dei servizi e della meccanica.

“Ci troviamo di fronte a un paradosso – spiega Paolillo – In un territorio caratterizzato da licenziamenti e cassa integrazione, le imprese non riescono a trovare personale qualificato”. Una situazione che sta frenando la crescita economica locale e mettendo a rischio la sopravvivenza stessa del tessuto imprenditoriale artigiano.

La soluzione, secondo Confartigianato, passa attraverso un approccio multi-stakeholder. “È necessario un maggiore coinvolgimento del sistema scolastico e della formazione professionale – sottolinea Paolillo – con programmi che uniscano efficacemente teoria e pratica”. L’associazione si appella anche alle famiglie, invitandole a superare i pregiudizi sui mestieri artigianali, ora fortemente tecnologizzati e professionalizzanti.

L’organizzazione si impegna a potenziare i progetti di alternanza scuola-lavoro e i laboratori pratici, coinvolgendo direttamente gli artigiani nella formazione delle nuove generazioni. “Serve un’azione concertata tra istituzioni, scuole e imprese”, conclude Paolillo, “per trasformare questa criticità in un’opportunità di rilancio per il nostro territorio”.

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