La Guardia di Finanza ha individuato nel Tarantino oltre 450 banconote contraffatte, in particolare nei tagli da 50 e da 20 euro
È di oltre 19.000 euro il valore delle 459 banconote false sequestrate dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Taranto a seguito di attività dirette a contrastare il fenomeno del cosiddetto “falso nummario”.
Nell’ambito della lotta alla criminalità economico – finanziaria e per la sicurezza in materia di circolazione dell’euro e degli altri mezzi di pagamento, gli approfondimenti delle Fiamme Gialle tarantine hanno ricostruito l’intera filiera del falso, partendo anche dal singolo detentore di banconota contraffatta, per individuare le ipotesi di reato connesse, quali la truffa e il riciclaggio.
Un significativo supporto alle indagini arriva anche dal Centro Nazionale Analisi (“C.N.A.”) della Banca d’Italia, che rimette periodicamente al Comando Provinciale le banconote già riconosciute false e sulle quali vengono esperiti approfondimenti investigativi utili a rilevare potenziali collegamenti con episodi criminosi che hanno interessato la provincia di Taranto.
Nella “classifica” delle banconote false sequestrate, al primo posto il taglio da 50 euro (248 banconote per un valore di 12.400 euro), seguito da quello da 20 euro (157 esemplari per un corrispondente valore pari a 3.140 euro) e quindi da 100 euro (34 biglietti per un corrispondente valore pari a 3.400 euro); nelle restanti posizioni figurano le banconote con tagli da 10 euro (15 pezzi) e da 5 euro (5 pezzi).
Per quanto attiene ai tagli di maggior valore, non si registra la presenza di banconote da 200 e da 500 euro.
La Guardia di Finanza ricorda che contrastare la falsificazione dell’euro contribuisce ad accrescere l’affidabilità e la sicurezza della moneta unica, simbolo tangibile dell’unità europea.
