Prova tenace dei rossoblu che giocano alla pari con gli irpini, restando aggrappati al treno di testa
Capuano lascia in panca Bifulco, scegliendo il 3-5-2 con Cianci e Kanoute davanti, mentre nell’Avellino, Pazienza affida le chance di vittoria alla coppia Patierno Gori.
PRIMO TEMPO Il primo squillo giunge dopo dieci giri di lancette e reca la firma di Patierno, che di testa prova il lob mettendo di poco al lato della porta di Vannucchi. L’intensità della gara, già alta in avvio cresce con il passare dei minuti, con i padroni di casa che premono sull’acceleratore ed il Taranto che di rimessa cerca di alzare il proprio baricentro. Al dodicesimo giunge il primo guizzo del Taranto con Kanoute, che si mette in proprio e prova il sinistro che termina fuori.
La superiorità territoriale dell’Avellino non produce effetti concreti, con gli irpini che si limitano a collezionare calci d’angolo; al venticinquesimo invece, break del Taranto con Romano che ci prova dalla distanza di sinistro, trovando l’opposizione di Ghidotti. L’occasione più ghiotta del primo tempo arriva al quarantesimo quando Ricciardi prende il fondo sulla corsia di destra e mette in mezzo, la palla sfila per tutta l’area del Taranto e arriva sui piedi di Tito che di controbalzo innesca Patierno, abile in tuffo a trovare la deviazione volante sulla quale però è provvidenziale il volo di Vannucchi che lascia inviolata la porta jonica. L’ultima occasione della prima frazione è di marca rossoblù e capita sui piedi di Calvano, che è proprio sul gong, cerca il jolly dalla distanza mettendo alto sulla trasversale.
SECONDO TEMPO La seconda frazione offre una fase di studio molto più ampia rispetto a quella mostrata nel primo tempo, per annotare infatti la prima azione degna di nota bisogna attendere il sessantesimo quando Palmiero gira al centro per Gori che di testa mette sul primo palo mancando il bersaglio grosso di pochi centimetri. La risposta del Taranto giunge al sessantanovesimo su calcio d’angolo, quando Antonini dopo un clamoroso batti e ribatti prova di destro trovando l’opposizione di un difensore in maglia verde, che salva il risultato. Il canovaccio della partita si consolida nella fase finale con l’Avellino proteso in avanti con tutti gli effettivi alla ricerca del gol del vantaggio ed il Taranto che sornione prova le ripartenze sfruttando la velocità di Kanoute e l’intraprendenza del neoentrato Fabbro. La voglia di vincere dei padroni di casa, sbatte però contro l’organizzazione difensiva del Taranto che nella fase finale della contesa non rischia nulla gestendo sistematicamente senza affanno gli attacchi biancoverdi. In pieno recupero occasionissima per il Taranto che si disimpegna perfettamente dietro, innescando Bifulco il cui movimento libera Fabbro che a tu per tu con il portiere viene stoppato inspiegabilmente dall’arbitro.
È l’ultima emozione di un match che si conclude con il punteggio di zero a zero, confermando la capacità del Taranto di misurarsi ad armi pari anche con le grandi e le difficoltà di un Avellino che non sta rispettando le premesse iniziali.
AVELLINO (3-5-2): 22 Ghidotti; 14 Cancellotti, 16 Rigione, 26 Cionek; 2 Ricciardi (85′ 4 Sannipoli), 21 Armellino, 6 Palmiero (81′ 23 Dall’Oglio), 27 D’Angelo (71′ 99 Casarini), 3 Tito (81′ 7 Falbo); 9 Patierno (85′ 31 Marconi), 35 Gori. A disposizione: 1 Pane, 12 Pizzella, 5 Benedetti, 17 Maisto, 33 Pezzella, 51 Fusco, 59 Nosegbe-Susko. Allenatore: Pazienza
TARANTO (3-5-2): 26 Vannucchi; 16 Luciani, 5 Antonini, 6 Riggio; 3 Ferrara, 28 Fiorani (57′ 29 Zonta), 23 Calvano, 7 Romano, 17 Panico (46′ 72 Mastromonaco); 77 Kanoute (85′ 14 Bifulco), 10 Cianci (68′ 99 Fabbro). A disposizione: 1 Loliva, 22 Costantino, 11 Samele, 15 Enrici, 18 Kondaj, 27 Papaserio, 70 Capone, 96 Orlando. Allenatore: Capuano
Arbitro: Luca De Angeli di Milano
Assistenti: Federico Linari di Firenze e Marco Pilleri di Cagliari
Ammoniti: 30′ Riggio (T), 33′ Armellino (A), 41′ Tito (A), 73′ Cancellotti (A), 74′ Mastromonaco (T), 76′ Ricciardi (A)