mercoledì 4 Dicembre 24

Giochi Mediterraneo, Sannicandro diffida comitato organizzatore

In tutto tredici tra tecnici e professionisti hanno presentato la diffida “dall’uso abusivo non autorizzato” dei progetti , del dossier e dei programmi

Tredici tecnici e professionisti, tra cui Elio Sannicandro, ex direttore generale del vecchio Comitato organizzatore dei XX Giochi del Mediterraneo Taranto 2026, hanno presentato una diffida “dall’uso abusivo non autorizzato” dei progetti, del dossier e dei programmi organizzativi nei confronti del nuovo Comitato presieduto da Massimo Ferrarese, che è anche commissario per la realizzazione delle opere.

La diffida è stata trasmessa dagli avvocati Enzo Varricchio e Roberta Valente del Foro di Bari perché “cessi l’utilizzo abusivo delle opere della creatività e dell’ingegno” di cui viene rivendicata la paternità da parte di tecnici e professionisti “che hanno operato per la predisposizione dei programmi organizzativi dei XX Giochi del Mediterraneo, a cominciare dal dossier di candidatura nell’ambito della redazione del Piano Strategico ‘Taranto Futuro Prossimo’ e da tutti i successivi contenuti, piani, progetti, documenti tecnici ed amministrativi, immagine coordinata, brossure e pubblicazioni, nonché dai materiali utilizzati per l’organizzazione dei numerosi eventi sportivi e culturali svoltisi a partire dal 2019, compreso il Masterplan utilizzato dal commissario di Governo e trasmesso al comitato internazionale”.

I legali in una nota rammentano che i propri assistiti “hanno operato a vario titolo, collaborando con Asset e con il Comitato Organizzatore Taranto 2026, sviluppando i prodotti, coperti da diritto d’autore, sia individualmente sia in forma collettiva secondo le varie competenze, ruoli e professionalità”.

Primo sottoscrittore della diffida è Elio Sannicandro, direttore generale del Comitato organizzatore Taranto 2026 dalla sua costituzione fino al 6 novembre 2023, quando fu rimosso dall’incarico in seguito al suo coinvolgimento – in qualità di commissario straordinario per il dissesto idrogeologico della Regione Puglia – in un’inchiesta della Guardia di finanza di Bari. (ANSA)

 

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