Nel corso di una lunga intervista in onda su Teleregione, l’oramai ex presidente rossoblù ha indicato il suo successore alla guida del club. Assieme ci saranno due imprenditori svizzeri e quattro di origine piemontese. Tra le cause della crisi indicate ci sono i Giochi del Mediterraneo, definiti «Giochi della distruzione»
Nel corso di un’intervista appena mandata in onda sulle frequenze di Teleregione, l’ex presidente del Taranto Massimo Giove ha fatto il punto sulla situazione. La prima notizia e il passaggio di consegne a Rinaldo Zerbo, definito «nuovo patron del Taranto». Giove prosegue: «Stiamo formalizzando il passaggio, che avverrà attraverso un notaio di fiducia. Assieme a Zerbo – specifica Giove – ci saranno quattro imprenditori piemontesi e due svizzeri, che faranno di tutto per mantenere la categoria nella prossima stagione per poi ripartire in quella dei Giochi del Mediterraneo». A questo punto Giove solleva l’indice per indicare proprio i Giochi del 2026 quali causa principale della crisi che ha colpito il Taranto: «per me sono i giochi della distruzione. Hanno distrutto lo sport tarantino e io provvederò a denunciare per lucro cessante e danno emergente. Sono disponibile – afferma – anche a un confronto con il ministro dello Sport Abodi. Quando è stato a Taranto, così come anche Malagò presidente del Coni, non ha mai domandato dove giocasse il Taranto». Stoccate pesanti che, per l’ormai ex presidente rossoblù, giustificherebbero il tracollo societario. Eppure, sottolinea: «Con i pagamenti di ieri (stipendi ai tesserati di settembre e ottobre, ndc) ho messo il Taranto nelle condizioni di non partire dalla Eccellenza: lo dovevo alla città e ai tifosi».


