I gialloblu, dopo una partenza deficitaria si affidano all’ex capitano dell’Udinese per tornare a navigare in acque più tranquille
Chiuso definitivamente il capitolo Coppa, con l’amara eliminazione rimediata ai calci di rigore contro il Picerno, il Taranto si rituffa nel campionato dove ad attenderlo, nel pomeriggio di domenica ci sarà l’ostico Giugliano del neotecnico Valerio Bertotto. Non ha certo bisogno di presentazioni, l’ex capitano dell’Udinese, che ha bagnato il proprio esordio con il passaggio del turno di Coppa Italia di Serie C, conquistato a discapito del quotato Benevento. Un ottimo viatico, il migliore, per condurre i gialloblu alla sfida di domenica che deve necessariamente segnare per i campani una svolta, un cambio di marcia che dia una nuova identità ad una squadra apparsa spesse volte senz’animo nelle prime battute di questo torneo.
La cura Bertotto dopo la prima iniezione, viaggia spedita sulle ali del 433, con il quale i campani scenderanno in campo contro la compagine di Capuano, verosimilmente non stravolgendo almeno negli uomini, le idee dell’ex allenatore, Raffaele Di Napoli. Largo modo, l’ex tecnico dell’Ascoli potrebbe riproporre l’undici sceso in campo contro i sanniti, lasciando però le porte aperte ad alcuni elementi come Scognamiglio, Bernardotto ai quali i campani chiedono le reti necessarie per centrare la salvezza, Gladestony e Labriola, che in coppa sono subentrati a partita in corso. Tra i pali, pochi dubbi con Gabriele Baldi che dovrebbe partire dal primo minuto mentre dietro spiccano i due ex Walter Zullo e Marco Caldore.