L’espulsione di Bifulco inguaia i rossoblu. Decide un gol a metà ripresa dell’ex Alessandria, che costa agli jonici la seconda sconfitta consecutiva
Capuano sceglie Heinz, mettendo Riggio al centro della difesa al posto di Antonini, in mediana spazio per Fiorani al fianco di Antonio Romano con Cianci, Bifulco e Kanoute davanti. Nessuna sorpresa nei costieri con Maiuri che sceglie il tridente composto da Scala, De Francesco e Ravasio.
PRIMO TEMPO La prima annotazione riguarda un provvedimento disciplinare, combinato nei confronti di Heinz che dopo quattro giri di lancette si becca il primo giallo della contesa. Al quinto invece, giunge la prima occasione della partita con il colpo di testa di Fusco, che però mette fuori. La risposta degli ospiti arriva al sedicesimo, con Kanoute che s’invola sulla corsia di sinistra, e si libera al tiro mettendo però sull’esterno della rete.
L’inerzia della gara però sembra essere nei piedi della compagine rossonera che al ventesimo costruisce un’occasione colossale, merito di Scala, che semina il panico sull’out mancino e prova il destro a giro sul quale Vannucchi è provvidenziale, sulla ribattuta si fionda Vitale che di destro ci prova centrando la traversa, lasciando così invariato il parziale. Al ventinovesimo il Taranto pareggia il conto delle occasionissime, quando Romano prende il fondo, sulla fascia destra e mette al centro per Bifulco che si inventa una volèe balisticamente perfetta, sulla quale Del Sorbo si allunga e devia sulla traversa, salvando i suoi. Al trentacinquesimo il Taranto rimane in dieci, a causa dell’espulsione di Alfredo Bifulco, reo di aver colpito al volto Vitale. L’esterno campano accentua “la collisione” in maniera plateale ma per il direttore di gara, non ci sono dubbi con gli uomini di Capuano costretti in inferiorità. Al quarantaduesimo ancora Vitale protagonista: grande movimento in area e sforbiciata che chiama in causa Vannucchi. È l’ultima occasione della prima frazione che si conclude in parità.
SECONDO TEMPO Ad inizio ripresa Capuano getta nella mischia Mastromonaco richiamando Antonio Romano, nessuna sostituzione invece nelle file del Sorrento. Nonostante l’uomo in più il Sorrento non riesce ad ingranare la marcia leggera, rendendosi pericoloso soltanto al sessantaquattresimo quando La Monica di testa, da due passi, si divora il colpo del vantaggio. Al sessantaseisimo Capuano ridisegna completamente il reparto avanzato richiamando Cianci e Kanoute ed inserendo Fabbro e Samele. Al 71′ cambia la partita: angolo dalla destra per il Sorrento, la palla attraversa tutta l’area di rigore e finisce sui piedi di Martignago, che addomestica e spara a rete, gonfiandola e portando avanti i padroni di casa. A metà ripresa Capuano si gioca la carta Orlando nel tentativo di rimettere in piedi la partita, togliendo Enrici ma la musica non cambia, con l’uomo in meno che pesa come un macigno sull’economia della partita dei rossoblu. Gli ultimi minuti scorrono con il Sorrento abile a giocare con il cronometro ed il Taranto, che disordinato, prova a trovare l’episodio del pari, che però non arriva.