di Vittorio Galigani
A Taranto Zigoni mette a segno una “doppietta”. L’attaccante veneto sfrutta al meglio le rare occasioni che gli vengono offerte. Mastromonaco crossa dalla destra e lui, intervenendo nel gioco aereo, anticipa i difensori avversari. Gli accade sovente. Al momento questa è l’unica giocata, valida, degli avanti rossoblu
La settima del girone di andata in serie C ci ha regalato il “risveglio”, gradito, dei “bomber”. Si è sempre detto che “gli attaccanti vincono le partite, ma sono le difese a vincere i campionati”.
Sarà pur vero, ma le difficoltà insite nel ruolo di chi fa gol raccontano che, quella del “bomber”, è una vita di grande sacrificio e concentrazione. Bisogna dimostrare, sempre, di avere confidenza con la porta avversaria. Fiuto del gol e freddezza nell’esecuzione. Per l’attaccante di razza non ci potrà mai essere “definizione” più appropriata.
Il “bomber” vive con l’ossessione della “doppia” cifra. Quell’etichetta che ne “certifica” la qualità/quantità realizzativa. Il bomber di razza, traguardo minimo che gli è concesso, deve sempre superare il limite dei 10 gol a campionato. La confidenza, o il digiuno, con la rete della porta avversaria provocano reazioni contrastanti. Sempre eccessive, sia in positivo che in negativo.
Il “bomber” si nutre di gol. Del “fruscio” provocato dal pallone che si adagia in fondo alla rete avversaria. Si nutre di quella corsa sotto la curva che fa esplodere l’entusiasmo. Che fa sentire la panchina più salda, sotto il fondo schiena del suo allenatore. Che consente al presidente di gonfiare il petto orgoglioso. Dimentico del denaro che spende..
E il digiuno? Meglio sorvolare. Che i cori della contestazione “rimangono” a lungo nelle orecchie di tutti. Le panchine diventano improvvisamente instabili ed i presidenti, intristiti, mugugnano, pentiti, sul denaro gettato al vento.
Dicevamo della settima del girone C dedicata ai “bomber”. Ci ha “regalato” il piacevole ritorno al gol per alcuni attaccanti. La conferma per altri. Tanti i “cecchini” bravi sotto rete avversaria. Con risultati, in alcuni casi, inaspettati.
È il caso dell’Altamura. La doppietta messa a segno da Leonetti spiana la strada al successo ottenuto contro il Giugliano. In trasferta. Tutto reso ancor più entusiasmante perché carpito, di rapina, in zona recupero. I pugliesi, protagonisti di una mini striscia positiva, in tre gare, con i sette punti raggranellati, hanno agganciato il gruppo. Veleggiano in una zona più tranquilla della classifica. Fuori dal “pantano” dei play out.
Doppietta anche di Patierno. Avellino finalmente respira. Ci voleva il ritorno in campo del bomber pugliese, con il suoi gol, per tornare a sorridere. Per cancellare quell’antipatico zero nella casella delle vittorie. Avellino concentrato e determinato, almeno per un tempo. Palmiero ispira a centrocampo. Patierno finalizza a rete. Anche con astuzia. Una salutare doppietta che restituisce autostima al gruppo. Che concede al “pitone” Biancolino una chance importante. Meglio di lui nessuno conosce l’ambiente. I suoi trascorsi in biancoverde possono diventare una garanzia. Certamente c’è ancora molto da lavorare. Lo impone la flessione di rendimento, accusata nel secondo tempo, nonostante la superiorità numerica. Biancolino merita comunque la fiducia della Società e l’incoraggiamento dell’ambiente. Il resto, per risalire in fretta la china, è “competenza” dello spogliatoio.
A Taranto Zigoni mette a segno una “doppietta”. L’attaccante veneto sfrutta al meglio le rare occasioni che gli vengono offerte. Mastromonaco crossa dalla destra e lui, intervenendo nel gioco aereo, anticipa i difensori avversari. Gli accade sovente. Al momento questa è l’unica giocata, valida, degli avanti rossoblu. Squadra che fatica, oltremodo, nell’esprimere gioco. In 7 giornate solo 3 i punti su 21 a disposizione. Un trend di classifica che non lascia speranze per l’immediato futuro. Tenendo anche conto della penalizzazione in arrivo. Zigoni espulso, forse con troppa facilità, sarà assente nel prossimo turno. In difesa mancherà De Santis. Meglio non dare seguito alle puerili scuse di Gautieri sui presunti “maltrattamenti” arbitrali. La fragilità del gruppo determina il nervosismo in campo. Più facile collezionare ammonizioni, espulsioni e squalifiche che punti. Lo stesso Gautieri non ne va escluso!
Facundo Lescano, nella quaterna che il Trapani rifila alla Turris, ne fa addirittura tre. Tutti di ottima fattura. In un paio di occasioni stacca da terra e vola in cielo a colpire la sfera di testa. Di potenza e precisione. I granata avanzano a passi di gigante nel recupero della migliore posizione in classifica. I risultati stanno dimostrando che il periodo di ambientamento alla categoria è stato superato. Un gruppo senza dubbio competitivo. Ben guidato. Che esprime una gradevole qualità nel gioco. Che anche Aronica ha i suoi giusti meriti. Onore a Valerio Antonini nella scelta delle risorse umane. Lescano con sei gol in sette partite conduce la speciale classifica dei marcatori
Guido Gomez, a quota 5 nelle marcature, firma la tripletta che porta il Crotone in vantaggio a Potenza. Imperioso lo stacco del “bomber” campano in occasione del vantaggio iniziale. Prima di destro e poi di sinistro approfitta di indecisioni difensive dei padroni di casa. Quando sembrava aver chiuso la partita sul 3 a 1 il Crotone subisce il ritorno dei rossoblu. I pitagorici indecisi in difesa si fanno raggiungere sul pareggio. Una difesa “ballerina” getta alle ortiche la vittoria fuori casa. Crotone da rivedere. Persiste la debolezza nel reparto difensivo. A segno nel Potenza anche Caturano che di gol, in stagione, ne ha già messi a segno cinque.
Allungando uno sguardo sulla classifica. Il Benevento che vince largo sui giovani juventini viene affiancato, in vetta, da un mai domo Picerno che mette sotto il Messina. Monopoli insegue a due punti. Dietro un “gruppetto” composto da Trapani, Catania, Sorrento e Cerignola con 12. Nelle retrovie. In tre punti sono raccolte 9 squadre in lotta per uscire quanto prima dalla zona play out. Ci sono anche Crotone, Avellino e Foggia. Ultimo. Desolatamente ultimo, il Taranto.