martedì 18 Febbraio 25

Maiellaro e il derby mancato: “Foggia è la mia terra, Taranto però è casa mia”

Chiacchierata informale con il miglior dieci della storia rossoblu, al quale CosmoPolis ha scelto di affidarsi per presentare il derby dello Zaccheria

Il derby più giocato di Puglia, in qualche senso anche il derby di Pietro Maiellaro. Lo Zar, Pietro il Grande, Il Poeta del gol oppure il Maradona del Tavoliere, chiamatelo come volete, lui vi risponderà sempre e solo a suo modo. Concretezza, estro e conoscenza stratosferica della materia anche quando presenta un match, questo è sempre e comunque Maiellaro, al quale CosmopPolis ha scelto di affidarsi per presentare la classica dello Zaccheria che va in scena nella serata di mercoledì.

Mi aspetto un Foggia arrembante, vengono da un ottimo periodo e se guardo la rosa mi colpiscono le loro individualità. Reputo Gallo un ottimo allenatore – ha dichiarato l’ex numero dieci tra le altre anche di Fiorentina e Palermo, – che ha il merito di aver compattato la squadra, ed è chiaro dopo una serie di risultati positivi la squadra viaggi sulle ali dell’entusiasmo, raccogliendo i frutti del lavoro svolto sino a questo momento. Non sarà una partita semplice per il Taranto, anche a livello ambientale giocare a Foggia non è mai facile. Parliamo di un derby, ed in gare come questa sappiamo bene che contano i particolari, che gli episodi possono fare la differenza e chi sarà in grado di crearne di più avrà maggiori chance di portare a casa i tre punti. I rossoneri hanno risolto i loro problemi dopo un periodo travagliato e adesso sembrano viaggiare spediti, agli jonici di contro che pure stanno facendo un buon campionato, per uscire indenni dallo Zaccheria servirà una prestazione importante, in questi casi occorre testa, serve la massima concentrazione da parte di tutti, a partire dal primo dei calciatori sino a giungere all’ultimo dei componenti dello staff.

Maiellaro con la casacca del Taranto, stagione 1986/87

Il mio derby? Si, in un certo senso. Foggia è la mia zona, la terra dove sono nato e pur non avendo mai giocato con i rossoneri, sono legato alla realtà calcistica. Con Taranto invece esiste un rapporto diretto, consolidato con squadra e persone da oltre trent’anni. Voglio bene alla gente di Taranto alla quale mi legano ricordi fantastici e sono fiero di averla rappresentata, giocando in quella squadra fantastica. Mi auguro di poter assistere ad una bella gara e di poter godere di spettacolo coinvolgente. Come al solito, che vinca il migliore”. Con la speranza, aggiungiamo noi, che possa finire come nel lontano marzo ’86, quando a consegnare la vittoria al popolo rossoblu, seppur allo Iacovone fu proprio un’estemporanea firmata, ovviamente, dal Genio di Candela. Buon derby.

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