Il tecnico jonico analizza la gara contro il Latina. Sentimenti e ragione si mischiano nel primo atto degli spareggi
Poco più di ventiquattr’ore separano il Taranto dal proprio destino. Sul green dello Iacovone infatti, nella serata di martedì andrà in scena il primo atto dei Play Off di Serie C, con i rossoblu che ospiteranno tra le mura amiche il Latina. Gara complicatissima, come ben sa, il tecnico Eziolino Capuano, che oltre a rimarcare l’importanza della posta in palio, ha sottolineato la grandissima qualità della stagione condotta dai suoi ragazzi.
“La classifica ci dice che dobbiamo giocare contro una squadra importante. Tra noi e loro, ci sono 19 punti di differenza, secondo me andrebbero dati dei vantaggi anche nei Play Off di Serie C, come nel campionato di Serie B. Queste sono partite da dentro o fuori che noi non meritavamo di giocare, sono stato attaccato sul fatto che ho detto che la mia squadra è arrivata seconda in classifica, ma la storia non può essere smentita, e questo ha dato fastidio. Domani dovremo essere bravi – aggiunge Capuano -, a non sbagliare nemmeno una giocata per non vanificare tutto quello che si è fatto. Siamo consapevoli che sarà una gara difficilissima, e ritengo che non siamo avvantaggiati dal doppio risultato a favore perché la mia non è una squadra conservativa, ha pareggiato poco e deve sempre aggredire la partita. Loro hanno giocatori di gamba, se gli dai spazi diventa una squadra difficile da affrontare”.
“Il mio Taranto? Questo gruppo non verrà mai dimenticato, come Maiellaro, Iacovone, Riganò, Triuzzi e tanti altri che hanno fatto la storia di questo club. Martedì faremo un altro sold out, quando lasciai Taranto 21 anni fa sapevo che l’avrei potuta riconquistare in questo modo. Oggi qui si parla del Taranto ovunque, fino a qualche mese fa si parlava di altro. Il successo più grande è aver dato nuovamente quel senso di appartenenza ad una delle città più belle d’Italia, sapendo nel mio piccolo, di aver dato un contributo. Il Taranto è arrivato secondo in classifica, è stato commesso un errore, lo abbiamo accettato e adesso giocheremo questa gara ma il nostro pensiero è quello di disputare quante più partite e cercare di andare quanto più lontano possibile. Il Var? Sono curioso ma da studioso del calcio, ho una mia idea. Ci saranno degli strumenti notevolmente inferiori che non determineranno il tutto ma solo alcune situazioni. O metti il Var al 100% o se la fai al 30/40% ho grandi dubbi che possa risolvere i problemi”