Il tecnico salernitano entra duro sul primo cittadino sulla questione stadio, sottolineando la lontananza delle Istituzioni dalla massima espressione calcistica
Il tema stadio, ancor prima del tema campo. Questo potrebbe essere il titolo della conferenza stampa pre gara di Taranto – Giugliano, sfida che andrà in scena nel pomeriggio di domani sul green dello Iacovone. È un Capuano che non le manda a dire, affondando il colpo contro l’Amministrazione Comunale, rea di non aver garantito il giusto supporto alla massima espressione calcistica cittadina, costretta addirittura ad emigrare dopo i fatti post Taranto – Foggia.
“È una cosa vergognosa, in due anni non ho mai parlato e premetto che io di politica non capisco nulla e non mi interessa, a me interessa solo quello stemma che ho dimostrato di poter baciare e di rispettare sempre. L’ostracismo che ho visto da parte dell’Amministrazione Comunale verso questa squadra in questi due anni, non l’ho visto da nessun’altra parte. Il Sindaco è il primo tifoso del Taranto, dovrebbe rispettare tutto e tutti”.
Capuano volge lo sguardo allo scorso settembre, quando lo Iacovone fu oggetto di un vasto incendio: “Di chi è stata la colpa per aver stoccato quel materiale nello stadio? Poi dei delinquenti hanno causato tutto quello che è successo, ma voi immaginate se l’incendio fosse scoppiato con diecimila persone sugli spalti, cosa sarebbe accaduto? Una strage. Non sapevamo neanche dove andare a giocare e ad allenarci, un giorno mi stavano anche cacciando per non farci allenare e io ho detto che non me ne sarei andato nemmeno con i carabinieri. Il comunicato? Vergognoso. Il Comune attacca la squadra di calcio senza sapere che noi rappresentiamo la tarantinità e Taranto, lottiamo ogni giorno per dare lustro ad un popolo che aveva smesso di amare il Taranto. Non mi era mai capitato di vedere una cosa così da quando faccio l’allenatore. I Giochi del Mediterraneo? Benissimo, ma lo stadio di chi è? Chi deve trovare una soluzione per far giocare questa squadra? Poi a pagare è sempre il tifoso. Io non sto parlando da allenatore ma da capopopolo e capo tifoso del Taranto. Il Taranto non si tocca e chi specula sul Taranto, specula su sé stesso”.