Il numero uno del sodalizio jonico tesse le lodi di mister Capuano, guarda agli obiettivi immediati e non nasconde preoccupazione per la questione stadio
“Stiamo facendo un gran lavoro, grazie al mister ed ai ragazzi. Sono convinto che senza la sciagura dell’incendio che ci ha portati a giocare ogni tre giorni, avremmo ottenuto quattro o cinque punti in più”. Attacca così il presidente Massimo Giove, ai microfoni di Antenna Sud, nella sua lunga intervista nella quale oltre al presente, il numero uno jonico ha toccato anche numerosi temi riguardanti il futuro.
“La chiusura dello stadio ha generato un danno economico e sportivo costringendoci a giocare a porte chiuse. Avevo dato le dimissioni, ma ho deciso di ritirarle e andare avanti per l’affetto della gente. Mi sento un combattente, sono il comandante di questa nave e vado avanti da solo. I tifosi? Non sono mai stato amato dalla tifoseria. Quando i risultati non sono quelli attesi dalla piazza i presidenti non sono mai popolari. Ora però, tanta gente mi ferma per strada per ringraziarmi. Il nostro obiettivo è quello di portare più famiglie allo stadio, nonostante il palinsesto Sky. Ora mi auguro che la campagna abbonamenti ci regali qualche soddisfazione, venerdì affrontiamo una grande squadra e per batterla abbiamo bisogno del calore del nostro pubblico”.
Capitolo mercato, con Giove che annuncia un colpo e chiarisce la situazione Falco: “Per ora abbiamo accontentato Cianci che non si era ambientato bene nella nostra realtà. Domani (oggi, ndr) arriverà un tassello importante per il reparto difensivo, credo sia Travaglini ma siamo alla ricerca di un attaccante funzionale per il gioco di Capuano. Falco? È un amico di mio figlio, ma ha richieste da Olanda e Francia e viaggia su cifre importantissime. Eusepi? Solo voci ma nulla di concreto. Antonini? È l’oggetto del desiderio di club di Serie B, vogliamo trattenerlo a qualsiasi costo. Sono il presidente e devo fare i conti con i bilanci, cercherò di resistere”.
In chiusura Giove parla di Capuano, del nuovo stadio e degli obiettivi stagionali: “Quando presi Dionisio spinsi per Capuano, ma il diesse optò per Di Costanzo. Le sue qualità non le scopro io, è un’enciclopedia del calcio e allena da trent’anni consecutivi. Non litighiamo mai ed è un grande aziendalista. A maggio dovremo comunicare alla Federazione dove giocheremo il prossimo anno. Ho inviato una PEC ad Abodi, Malagò, Emiliano e Gravina, ma solo quest’ultimo si sta impegnando per trovare una soluzione. Ferrarese ci ha permesso di concludere la stagione allo Iacovone, ma sono preoccupato per la ristrettezza dei termini. Per il futuro stiamo lavorando su due opzioni: Vibo Valentia e Teramo. Il presidente Gravina, invece, sta prendendo in considerazione l’ipotesi Faggiano, ma ci sono ostacoli burocratici. La B? Dobbiamo restare con i piedi per terra. Il nostro è un programma triennale, ma mai dire mai…”