Il Ministero delle Infrastrutture stabilisce un intervallo di astensione dalle 9.00 alle 13.00, limitando l’impatto sui servizi pubblici e privati
In base alle nuove disposizioni emanate dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, lo sciopero previsto per venerdì 29 novembre vedrà una riduzione significativa delle ore di astensione dal lavoro per tutti i lavoratori del settore trasporti, sia pubblici che privati, compresi quelli in appalto e strumentali. L’azione di protesta, inizialmente pianificata per l’intera giornata, è stata ora limitata a un intervallo dalle 9.00 alle 13.00.
Le organizzazioni sindacali Filt Cgil e Uil Trasporti avevano proclamato lo sciopero, ma l’Ordinanza Numero 200 T del Ministero, con delega del Presidente del Consiglio dei Ministri, ha stabilito una nuova programmazione per garantire il minimo impatto sul servizio quotidiano. Secondo le norme stabilite, verranno osservate le cosiddette fasce orarie di garanzia, come previsto dall’articolo 12 lettera b dell’accordo nazionale del 28 febbraio 2018.
Di conseguenza, gli utenti dei servizi di trasporto saranno più propensi a incontrare disservizi o cancellazioni principalmente nella fascia oraria tra le 9.00 e le 12.44, durante la quale i lavoratori saranno legittimati a sospendere le loro attività lavorative. Le compagnie di trasporto, come la Ctp Spa, hanno già indicato che la programmazione degli autoservizi potrebbe essere gravemente influenzata durante queste ore.
L’ordinanza prevede inoltre severe sanzioni amministrative per chiunque non rispetti le nuove disposizioni. Queste sanzioni, definite dall’articolo 9 della legge del 12 giugno 1990 e dalle sue successive modifiche, potranno essere applicate ai lavoratori, alle organizzazioni dei lavoratori e ai responsabili del settore, includendo enti e aziende che forniscono i servizi.