Detenuto con problemi psichiatrici colpisce ripetutamente un agente. Il sindacato dice ‘basta’
Un grave episodio di violenza si è verificato nella tarda mattinata di ieri, martedì 15 aprile, presso la Casa Circondariale “Carmelo Magli” di Taranto, dove un detenuto con disturbi psichiatrici ha aggredito brutalmente un ispettore di polizia penitenziaria. La vittima, colpita ripetutamente con pugni al volto, è stata trasportata d’urgenza al pronto soccorso dell’ospedale “Santissima Annunziata”, dove rimane sotto osservazione.
L’aggressione è avvenuta nei pressi dell’ufficio di sorveglianza quando il detenuto, in modo improvviso e apparentemente senza preavviso, si è scagliato contro l’agente di turno. Erasmo Stasolla, Segretario Generale della Fns Cisl Taranto Brindisi, ha espresso solidarietà al collega ferito denunciando una situazione ormai fuori controllo: “Non possiamo più considerare questi fatti come incidenti isolati. La violenza contro i poliziotti penitenziari è diventata una drammatica consuetudine che trova terreno fertile nel silenzio delle istituzioni”.
Il sindacato denuncia condizioni di lavoro al limite della sopportabilità, con un sovraffollamento cronico, carenza di personale e presenza crescente di detenuti con problemi psichiatrici che non ricevono adeguata assistenza. “Lo diciamo da tempo: servono provvedimenti urgenti e strutturali, risorse, un piano di sfollamento reale e interventi decisi per ristabilire ordine, sicurezza e dignità – ha aggiunto Stasolla – Quante altre aggressioni dovranno avvenire perché si passi dalle parole ai fatti?”
La Fns Cisl ha ripetutamente segnalato la situazione esplosiva dell’istituto tarantino, ma lamenta che le denunce siano rimaste finora inascoltate. “Siamo stanchi di promesse vuote. Nonostante tutto, continuiamo a svolgere il nostro lavoro con dignità e spirito di servizio, ma è tempo che le Istituzioni intervengano con decisione per ridare rispetto, tutele e protezione a chi rischia la propria incolumità per garantire la sicurezza collettiva”, ha concluso il sindacalista.